Filippine on the road: North Luzon – viaggio a nord di Manila tra risaie, buon cibo e città coloniali

Filippine on the road: North Luzon – viaggio a nord di Manila tra risaie, buon cibo e città coloniali

Filippine on the road: North Luzon – viaggio a nord di Manila tra risaie, buon cibo e città coloniali 1080 810 Sonia Sgarella

Alzi la mano chi di voi è stato a Manila e sarebbe pronto a sostenere che si tratti di una bella città. Suvvia dai, bisognerebbe essere proprio di manica larga per scovare del fascino in quella che generalmente viene riconosciuta come una delle città più brutte dell’Asia.

Povera Manila però, in fondo non è neanche tutta colpa sua: se oggi infatti non può essere che la  città stessa ad essere accusata di aver abbandonato le tradizioni a favore di una globalizzazione sfrenata fatta di shopping mall, catene di fast food, starbucks e di Donkin Donuts, è vero anche il fatto che in passato ciò che ne ha decisamente deturpato l’aspetto sono stati i conflitti armati tra potenze straniere, nella fattispecie giapponese e americana. Manila, così come Varsavia, Hiroshima e Amburgo, può essere di fatto considerata come una delle città che soffrirono maggiormente le atrocità della II guerra mondiale e che sotto i bombardamenti disse addio irrimediabilmente alle bellezze del passato.

Non tutto il male vien per nuocere però, si potrebbe dire: seppur infatti dell’antica architettura coloniale è rimasto ben poco e concentrato soprattutto nella zona di Intramuros, la presenza americana nel paese per circa cent’anni, ha garantito alla popolazione un livello di alfabetizzazione tra i più alti dell’Asia, che vede la maggior parte degli abitanti (i più anziani compresi) parlare un inglese praticamente perfetto; un aspetto questo, volto a rincuorare di certo i viaggiatori di tutto il mondo che qui si apprestano ad affrontare un viaggio, in un paese in cui sicuramente troveranno vita più facile che non altrove.

Fatta questa premessa allora e sul se valga o meno la pena di fermarsi a Manila per cercare di scovarne qualche bellezza nascosta, la mia opinione è che purtroppo no. Usatela come luogo di passaggio se proprio dovete ma non fermatevi più di tanto (un buon posto per pernottare in zona Malate è il Tambayan Capsule Hostel); alzate i tacchi quanto prima piuttosto e cominciate ad esplorare l’isola su cui si trova, quella di Luzon, che fortunatamente ha qualcosa di meglio da offrire. 

Nello specifico, a nord della capitale, si trovano alcuni tra i terrazzamenti di riso tra i più belli dell’Asia e, con questi, anche la possibilità di dedicarsi a qualche giorno di trekking nella natura incantata. Da Manila allora spostatevi subito in direzione Banaue ed eccovi arrivati: benvenuti nella zona della “Cordillera“, tutta un’altra storia rispetto al resto del paese!

Batad

In generale, se dovessi rimarcare alcuni dei tratti distintivi di questo territorio lo farei con tre concetti: aria fresca (tendente al freddo a cavallo tra gli ultimi e i primi mesi dell’anno), cibo salutare (soprattutto a Sagada) e cultura centenaria (che si esprime non solo nell’artigianato locale e nell’architettura coloniale, ma anche nel mantenimento delle tradizioni più antiche).

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1. Banaue e dintorni

Per comprendere meglio il territorio nei dintorni di Banaue e la vita nelle risaie, i terrazzamenti andrebbeto ammirati da vicino. Questo significa camminarci attraverso. Da Banaue – una cittadina che non presentando particolari attrattive potrebbe essere esplorata anche in mezza giornata – è possibile organizzare camminate di più giorni, la più popolare tra le quali è quella che raggiunge Batad, passando per gli abitati di Pula e Cambulo (2 giorni/1 notte).

Batad

Affidarsi a una guida è sicuramente consigliabile trattandosi di sentieri non marcati che si sviluppano per lo più lungo il bordo delle risaie e il modo migliore per farlo è quello di rivolgersi al centro di informazione turistica sito alle porte della città. Il costo per il servizio guida ammonta a 1.200 pesos al giorno (prezzo aggiornato a febbraio 2018), 300 il pernottamento e 1000 il trasporto tra andata e ritorno. Se siete in due fate quindi conto di spendere circa 2000 pesos a testa, pasti esclusi. Per la prima giornata dovrete organizzarvi con un pranzo al sacco (chiedete alla vostra guest house) mentre per la seconda riuscirete a pranzare a Batad.

Pula

Il percorso è veramente spettacolare, le risaie uno stupendo lavoro dell’uomo (il prezioso lascito delle tribù Ifugao, capaci di  scolpire le montagne con la stessa mano artistica con cui ancora oggi scolpiscono il legno), i villaggi di Pula, Cambulo e Batad delle piccole oasi di pace e insomma, il tutto merita decisamente di essere visitato. Mettete in conto 5/6 ore di cammino – inizialmente in leggera salita – il primo giorno (con pernottamento a Cambulo) e 2/3 ore – principalmente in discesa – il secondo (Cambulo-Batad). Fatta tappa alla cascata di Batad che si trova in fondo ad una scalinata infinita, pranzato e quindi raggiunta sempre a piedi (20 minuti) la strada principale, prima di rientrare a Banaue, potete concordare anche un breve passaggio da Bangaan, anch’esso circondato da pittoresche terrazze.

Batad

Ora, per quanto belle siano però le altre risaie, è certo che Batad costituisca il fiore all’occhiello di questa zona. Sfido chiunque a non rimanere a bocca aperta di fronte alla perfezione del suo anfiteatro di terrazzamenti, uno spettacolo da lasciare increduli anche gli occhi più saturi di meraviglie del mondo!

Batad

Da Manila a Banaue, trattandosi di un viaggio di oltre 8 ore, conviene viaggiare di notte. Le compagnie che operano servizio sono Florida e Ohayami (www.ohayamitrans.com) e, se viaggiate in alta stagione, farete bene a prenotare i vostri posti già da casa. Sulla sistemazione vi potrei consigliare sia Banaue Homestay (fuori dal centro ma in posizione molto bucolica), sia il People’s Lodge, tramite il quale non sarà difficile organizzare il vostro successivo trasferimento a Sagada (300 pesos in van. In alternativa si dovrebbe cambiare a Bantoc ma il costo complessivo di circa 200 pesos credo proprio che non varrebbe lo sbatti). Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore, con qualche sosta per foto lungo il percorso.

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2. Sagada

Ma quali “bare penzolanti”, il punto di forza di Sagada, ve lo posso assicurare, è decisamente lo yogurt della Yogurt House, uno che così buono giuro di non averlo mai mangiato! Non solo yogurt comunque, i piatti che servono sono uno più buono dell’altro e fanno sicuramente a gara per prelibatezza con quelli del Log Cabin, l’altra colonna portante culinaria della città. C’è proprio da dirlo in questo caso: “santa verdura!” – un toccasana che nel resto del paese sembra cosa difficile (se non addirittura quasi impossibile) da reperire nei ristoranti.

Sagada

Considerato che raggiungerete Sagada prima di pranzo (il van parte da Banaue alle 8.30), potrete quindi lasciare i bagagli nella guest house che avrete scelto (io vi consiglio Sagada Homestay) e quindi preparare lo stomaco per un pranzo di qualità. Essendo che il Log Cabin apre solo di sera, puntate pure dritto alla Yogurt House e quindi nel pomeriggio visitate le “bare appese” della Echo Valley (Echo Valley Hanging Coffins).

Sagada

Per accedere al sito dovrete prima registrare la vostra presenza in città presso l’ufficio turistico e quindi portare la ricevuta di pagamento al chioschetto d’entrata. Qui vi verrà chiesto il pagamento del biglietto e di conseguenza assegnata una guida. Non aspettatevi chissà quante bare comunque (si lo so, ne fareste volentieri a meno ma oh, questo è quello che passa al convento!:-). Lasciatevi piuttosto suggestionare dalle spiegazioni di una tradizione che, seppur macabra, rende il posto comunque degno di una breve visita e poi tornate a concentrarvi sui piaceri della vita! 🙂

Che altro fare nel pomeriggio? Beh, un bel massaggio ci sta sempre e, pernottando al Sagada Homestay, potrete contrattare le massaggiatrici direttamente in camera vostra semplicemente chiedendo alla padrona di casa. (350 pesos 1 ora). Il giorno seguente, a meno che non vogliate provare le brezza di infilarvi in delle grotte sotterranee con il solo ausilio di una lampada a olio (in tal caso le informazioni le potete chiedere sempre al centro turistico), diciamo che sareste già pronti per ripartire in direzione di Vigan. La colazione? Hotel Masferre Inn and Restaurant, il top nella categoria e aperto già dal mattino presto.

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3. Vigan

Finalmente una cittadina degna di nota: stradine ciottolate, edifici coloniali e chiese risalenti all’epoca di dominazione spagnola, una fontana gigante dove ogni sera alle 19.30 propongono un grandioso spettacolo di suoni e luci (agli stranieri é permesso salire gratuitamente sul tetto dell’edificio che si trova proprio lì accanto) e, non da meno, una particolare propensione alla vendita di cheesecake!

Vigan

Vigan, inserita da poco nella lista delle sette città coloniali più belle del mondo, è il risultato di una fusione unica di architettura asiatica e pianificazione coloniale. Carina davvero – vi dirò – peccato però che le strade ben conservate siano soltanto un paio e che per visitarle basterebbe anche solo una mezza giornata. Un po’ poco – penserete voi – però dai, si tratta comunque di una meta che merita almeno una notte del vostro tempo e, perchè no, magari anche due visto lo sbatta per arrivarci.

Vigan

Raggiungere Vigan da Sagada può essere considerata una mezza impresa (che vi porterà via una giornata intera) ma che vi darà occasione di esplorare delle rotte sulla cordigliera un po’ meno battute. Incominciate col prendere da Sagada il pulmino delle 8 con destino Bauko (1 h.30, 70 pesos) e da lì, il primo van in partenza per Cervantes (partenza ogni ora, 1h., 70 pesos). Continuate ora per Tagudin (partenza ogni ora, 2h., 150 pesos) e quindi appostatevi sulla strada principale ad aspettare il primo autobus diretto a Vigan (bus AC, 2h., 120 pesos).

Vigan

Tra le sistemazioni più economiche e in posizione centrale è l’Hem Apartelle, vicino al quale si trova anche il centro massaggi più professionale della città, il Banahaw Heals Spa, al numero 11 di Liberation Blvd. Ottimi i prezzi e ottimi anche i trattamenti. Da Vigan, per tornare a Manila, potete prendere il servizio di autobus notturno gestito dalla compagnia Partas. (www.phbus.com)

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Ovviamente questa non vuole essere una guida esaustiva di tutte le attrattive presenti sull’isola di North Luzon ma se avete poco tempo a disposizione e volete vedere un po’ che si dice a nord di Manila, questa può essere certamente un’idea di itinerario da coprire in circa una settimana.

  • Ciao! grazie mille per la condivisione di questo viaggio, le tue informazioni ci hanno aiutato molto nell’organizzazione del viaggio.
    Questo dicembre io e il mio fidanzato andremo nelle Filippine e abbiamo deciso di visitare il Nord di Luzon seguendo il tuo itinerario.
    Volevo chiederti quanto fosse difficile il percorso Sagada – Vigan, hai trovato i van che congiungono i vari paesini facilmente? Quanto tempo hai impiegato all’incirca? Mi sembra di capire circa 6.5 ore + tempi di attesa.
    Fortunatamente parlo anche il tagalog, quindi non dovrei avere problemi di comunicazione.
    Grazie mille

    • Ciao Kat! Sono sicura che non avrete problemi, a maggior ragione se parli il tagalog! I van si trovano facilmente. Ricordo che ci hanno sempre lasciato nel punto esatto in cui partiva il van successivo. Se le cose non sono cambiate a distanza di anni andate tranquilli e divertitevi! Si, i tempi di percorrenza sono quelli descritti nell’articolo.

  • Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Noi partiamo fra 10 giorni e trovare chi visita il nord Luzon non è stato facile. Prenderò certamente spunto dal tuo gran bel giro. Buona vita a tutti i viaggiatori

  • Posso affermare che la tratta sagada-vigan è un’impresa, peccato solo che nel chiedere informazioni ai local neanche loro sanno realmente bene le tratte che fanno i mezzi e non sempre ti riescono ad aiutare.
    Ma sicuro posso mettere quest’avventura tra le migliori fatte nell’ultimo periodo🫶🏻

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