Avete mai sentito parlare di Hyderabad? No, non mi riferisco a quella popolosa città del Pakistan che sorge sulle sponde del fiume Indo, nella provincia del Sindh, bensì ad una città ancor più popolosa dell’India, la settima metropoli indiana in ordine di grandezza, che oggi costituisce la capitale di ben due stati: Andhra Pradesh e Telangana, tra i meno esplorati della nazione.
La città, di forte stampo islamico – come si intende già dalla lettura del nome ( -abad è un suffisso di origine persiana che significa “città” e che in India definisce generalmente l’eredità di governi musulmani) – venne fondata nel 1589 dal sultano Muhammad Quli Qutb Shah, il quinto sultano della dinastia Qutb Shahi di Golkonda.
1- Forte di Golkonda
Comincio quindi subito con l’introdurvi al primo buon motivo per visitare Hyderabad e che sorge esattamente sul fianco della collina di Golkonda (Golla Konda = “collina del pastore”). Trattasi delle rovine di una fortezza immensa, fondata nel X secolo dalla dinastia hindu dei Kakatiya ma passata prontamente, già nel XIV secolo, nelle mani del Sultanato Bahmanide il quale dividendosi, nei primi anni del 1500, diede vita a cinque sultanati minori: Bijapur, Golconda, Ahmednagar, Bidar e Berar.
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L’ingresso al forte avviene dal lato est, tramite la porta Bala Hissar, che già esprime, nella sua splendida decorazione, la grandezza passata di questo luogo, un eccellente esempio di architettura militare, dotato di un altrettanto brillante sistema di allarme che permetteva ai suoni di diffondersi fino ad un chilometro di distanza, dall’ingresso alla cima della collina, da dove il sultano era solito contemplare orgoglioso il suo dominio.
Una terra ricca di vegetazione che nasconde nel sottosuolo un segreto ancor più prezioso: la ricchezza e la potenza delle dinastie che regnarono sulla zona si fondarono infatti in buona parte sul commercio di pietre preziose, specialmente di diamanti: il Koh-i-noor, il Regent, l’Hope o il Princie Diamond, per citarne solo alcuni tra i più famosi della storia, provenivano infatti dalle miniere di Golkonda che furono, fino alla scoperta di quelle brasiliane e sudafricane, in pratica le uniche al mondo.
2- Tombe dei Qutb Shahi
Situate a meno di 2 chilometri dal Forte di Golkonda, in un parco tranquillo e poco frequentato, sorgono le tombe di alcuni sultani della dinastia Qutb Shahi che regnò dal 1518 al 1687, prima da Golkonda e poi da Hyderabad. La più maestosa tra queste sepolture – ognuna costruita su una base rialzata, dotata di una grande cupola a bulbo, archi finemente scolpiti, iscrizioni e resti di brillanti decorazioni – è la tomba di Muhammad Quli Qutb Shah, quinto sultano della dinastia, poeta, intellettuale e fondatore di Hyderabad, indissolubilmente associato anche a una delle più celebri storie romantiche indiane per il profondo amore che, secondo la tradizione, lo legò tutta la vita alla moglie hindu Bhagmati.
3- Charminar
Grandiosa struttura a “quattro minareti” (charminar) costruita nel 1591 dallo stesso Muhammad Quli Qutb Shah che fondò la città. Conosciuto come il simbolo della capitale, sembra che questa originale versione di un arco di trionfo venne commissionata dal sovrano per commemorare la fine di un’epidemia di peste diffusasi nello stato. Alto circa 56 metri e a pianta quadrata, il Charminar si trova collocato all’incrocio di alcune importanti arterie commerciali: da non perdere il Laad Bazaar, un antico mercato, famoso per la produzione di bangles, coloratissimi bracciali tanto amati dalle donne indiane.
4- Mecca Masjid
La costruzione di questa moschea, una tra le più grandi dell’India, capace di ospitare al suo interno circa 10.000 fedeli, fu cominciata ai tempi di Muhammad Quli Qutb Shah ma venne terminata solo sotto il governo dell’imperatore Mughal Aurangzeb che conquistò la città nel 1687. Situata nei pressi immediati del Charminar, la moschea si affaccia su un vasto cortile rettangolare dove, all’interno di una lunga galleria, sono ospitate le tombe dei Nizam (“governatori del regno”) appartenenti alla dinastia degli Asaf Jah che governò sullo Stato di Hyderabad dal 1724 al 1948, subito dopo il declino del potere Mughal.
5- Chowmahalla Palace
Fu la residenza ufficiale dei Nizam di Hyderabad, costruito ispirandosi allo stile del Palazzo dello Shah di Tehran. Unico per eleganza, il palazzo venne costruito a partire dalla fine del XVIII secolo per essere terminato solo dopo la metà del secolo successivo. causando la sovrapposizione e l’accostamento di stili architettonici diversi.