Volete sapere se il Guatemala mi è piaciuto?
Ebbene sì, tantissimo!…e la risposta sta nel fatto che il paese mi ha stupito per la quantità e varietà di attrazioni che ha da offrire. Prima di partire non avevo la più pallida idea di che cosa avrei incontrato, volutamente non ho fatto grandi ricerche sul cosa fare e cosa vedere, sul dove fosse meglio andare e perché. Ho preferito – come faccio ormai sempre quando si tratta dei miei viaggi e non del mio lavoro – lasciare che le cose si presentassero strada facendo. Ho avuto un mese esatto a disposizione e in questo mese mi sono lasciata trasportare dagli eventi, parlare con le persone è stato fondamentale per scoprire luoghi i cui nomi sulle guide di viaggio vengono a mala pena accennati.
Ebbene già di per sé il fatto di aver scovato (e di essermi letteralmente sudata!) dei posti che alla maggior parte dei turisti (ma anche dei viaggiatori) rimangono totalmente sconosciuti ha reso questa esperienza incredibilmente autentica. Camminare è stata la parola d’ordine per metà del mio soggiorno – El Mirador, Nebaj-Todos Santos, Volcan Acatenango e Volcan Pacaya alcuni dei posti visitati.
L’altra metà del tempo, che potrebbe costituire un’idea di itinerario per chi non avesse voglia di scarpinare, l’ho passata ad esplorare i luoghi più noti: Tikal, il Rio Dulce fino a Livinston, Semuc Champey, il Lago Atitlan…
Questo articolo vuole essere una sorta di elenco dei migliori contatti che posso suggerirvi, agenzie con cui ho organizzato i trekking per esempio, ma anche indirizzi degli ostelli in cui mi sono trovata bene; non solo, qui troverete notizie sui trasporti e qualche dritta fondamentale che ha reso il mio viaggio decisamente più scorrevole.
Ma un’altra cosa ci tenevo a dire prima di iniziare: non credete a chi vi dice che il Guatemala sia un paese pericoloso perché probabilmente da quelle parti non c’è mai stato. In tutti questi anni di viaggi, qui ho incontrato forse tra le persone più cortesi di questo mondo e mai, neanche per un momento mi sono sentita in pericolo o a disagio, pur viaggiando da sola. Siate voi per primi dei viaggiatori rispettosi e responsabili ed è certo che vivrete la mia stessa magnifica esperienza senza intoppi. Certo è che parlare lo spagnolo aiuta molto per cui, se non fosse il vostro caso, mettetevi sotto ad impararlo.
Una premessa forse scontata ma pur fondamentale è che ovunque in Centro America il Dollaro Statunitense vale spesso più dell’ Euro – nonostante almeno per ora il mercato ci passi un dato differente – e che in molti casi, se si tratta di ostelli o tour, i pagamenti possono essere effettuati direttamente in tale valuta. E’ consigliabile quindi partire già dall’Italia provvisti di questa moneta e prelevare o cambiare in loco il necessario nella valuta locale (Quetzales). I bancomat ormai si trovano quasi ovunque – almeno nelle cittadine principali – per cui per quanto riguarda l’aspetto monetario non dovreste incontrare grossi problemi. Il massimo prelevabile normalmente è di 2.000 Quetzales, il corrispondente di circa 250 Euro (cambio a gennaio 2017). Informatevi comunque sempre prima di partire se nella prossima destinazione sono presenti degli sportelli bancomat – spesso si trovano all’interno dei mini market – o in alternativa se è possibile cambiare il contante.
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Antigua e dintorni
Il fatto che prima di Antigua non ci sia una sezione dedicata a Città del Guatemala è perché non ci ho passato neanche mezza giornata. Le notizie a riguardo non erano delle migliori e l’idea di ritrovarmi catapultata in una metropoli del Centro America onestamente non mi allettava. La sua vicinanza ad Antigua (38 km) ha fatto si che io prediligessi la seconda come piacevole rifugio per un primo incontro con il paese. Atterrando a Città del Guatemala esiste un servizio di shuttle che al costo di 80 Quetzales o 12$ – arrivando di sera è probabile che ve lo vendano anche a 10 – vi porta direttamente in ostello ad Antigua. La percorrenza è di circa un’ora e il servizio normalmente parte con quattro o più persone (mettete quindi in conto la possibilità di dover aspettare un pochino). In alternativa potreste prendere un taxi ma questo ovviamente avrebbe un costo più alto: 30$ o 250 Quetzales.
Antigua – Arco de Santa Catilina e sullo sfondo il Volcán de Agua
Ad Antigua penso di aver trovato la mia dimensione perfetta di ostello. Abituata a viaggiare in Asia dove spesso con soli 3 euro ti puoi permettere una stanza con bagno privato, l’idea dell’ostello per due mesi – dopo il Guatemala sono stata in Nicaragua – devo ammettere che un po’ mi angosciava: non avere i tuoi spazi e momenti di privacy, gente che russa, quelli che non sentono la sveglia al mattino e la lasciano suonare per ore, luci che tu vuoi andare a dormire e mo’ chi cazzo le spegne, bagni occupati quando ti servono e indubbi livelli di igiene. Figuriamoci, reduce da otto anni di India sapevo che mi sarei adattata a tutto e che alla fine mi sarebbe pure piaciuto ma potendo scegliere perché non optare per una soluzione che, ok la condivisione, ma anche un pochino di privacy te la da? Il Somos Hostal è il migliore che ho incontrato in assoluto: ogni letto con la sua tendina, la sua luce e una presa della corrente, livelli di pulizia che neanche in un hotel a cinque stelle e personale tra i più accoglienti. La posizione è ottima, l’atmosfera rilassata, il prezzo ragionevolissimo e i materassi super comodi, insomma il top del top per questa categoria di sistemazione. Penso sia importante trovare il posto giusto per l’inizio di un’avventura in un paese mai visitato prima. Soprattutto se si viaggia da soli questo è certo che contribuirà nel formare la vostra prima impressione di un luogo. Nel mio caso è stata molto positiva, specchio di come sarebbe poi proseguito il resto della vacanza.
Antigua – Somos Hostal
Viaggiando per lungo tempo – ma onestamente lo farei anche se fosse solo per due settimane – preferisco sempre avere con me una scheda telefonica locale. Prenotare gli ostelli in anticipo o contattare le agenzie che offrono i tour magari per una partenza last minute è una cosa che vi farà risparmiare un sacco di tempo. Ormai, pressoché ovunque, è finita l’era in cui si arrivava in un posto e si cercava da dormire passando in rassegna tutte le sistemazioni del paese; lo si può fare ancora certo ma tenete conto che dall’altra parte c’è un’enorme quantità di gente che si muove in anticipo, prenotando online o per telefono, e che così facendo riesce spesso ad accaparrarsi i posti migliori, soprattutto se alta stagione. Una scheda telefonica con internet incorporato a me permette sempre di utilizzare i momenti morti per organizzare i passi successivi senza dover aspettare di avere una connessione wifi. La rete più efficiente che funziona in tutto il Guatemala è TIGO e ad Antigua, sulla 4a Calle Oriente, troverete il rivenditore ufficiale. Con l’equivalente di neanche 15 Euro sarete a posto per tutto il mese.
Per quel che riguarda i suggerimenti circa quello che c’è da vedere, i posti dove mangiare o intrattenervi durante le serate leggete l’articolo Antigua Guatemala: piccola guida per cominciare mentre qui vi parlo di quello che è possibile fare nei dintorni di Antigua e come arrivarci.
Tra i vulcani che la circondano sicuramente il Volcán Pacaya è il più accessibile e per questa uscita vi basterà una mezza giornata. L’escursione può essere facilmente organizzata tramite l’ostello dove alloggiate o qualsiasi agenzia, con partenze previste alle 6 di mattina o alle 2 del pomeriggio. Il costo che io ho pagato è di 80 Q. per il trasferimento – ti passano a prendere direttamente in ostello – e 50 Q. per l’ingresso al parco. La visita è guidata e prevede un’ascesa di circa un paio d’ore. Arrivati in cima alle colate laviche solidificate è lì che la guida sfodererà finalmente il pacchetto di marshmellow che potrete arrostire con il calore delle fumarole. Se non ve la sentite di affrontare la salita vi sono a disposizione i cavalli per 100 Q. solo andata. In caso di escursione pomeridiana non dimenticatevi di portare una torcia per il rientro.
Vista panoramica dal Volcán Pacaya
Più impegnativa è sicuramente l’escursione al Volcán Acatenango per la quale vi serviranno due giorni (il rientro il secondo giorno è previsto intorno all’ora di pranzo) e una notte. Chiunque incontrerete è facile che vi intimorirà con i racconti dell’immane fatica fatta per raggiungerne la cima e del freddo tremendo che si patisce lassù durante la notte in tenda ma è sicuro che sempre quel qualcuno vi convincerà ad accettare la sfida garantendovi che ne sia valsa totalmente la pena e che – questo per i più fortunati – le eruzioni notturne del Volcan Fuego sono qualcosa di davvero spettacolare. Presto in un altro articolo vi racconterò nel dettaglio quella che è stata la mia esperienza sull’Acatenango, qui vi lascio invece i riferimenti della persona che dovreste assolutamente contattare qualora decideste di lanciarvi nell’impresa. Lui si chiama Guilmer ed insieme ad altre guide residenti nel villaggio di La Soledad, a pochi passi dal vulcano, farà sì che il vostro contributo finisca direttamente reinvestito in opere comunitarie. Sicurezza per Guilmer è la parola fondamentale quando si tratta di un’escursione del genere e state pur certi che non vi pentirete di aver pagato quel poco in più rispetto ai prezzi che troverete esposti in tante agenzie di Antigua. Dall’altra parte trovo che non ci sia nessun bisogno di pagare le cifre esorbitanti che chiedono le agenzie suggerite da Lonely Planet & co. Contattate Guilmer al numero (+502)-41692292 oppure inviategli una mail all’indirizzo sologui5630@gmail.com. Il costo dell’escursione è di 300 Q. + 50 per l’ingresso all’area. Tenda, materassino e sacco a pelo vi verranno forniti da lui.
Volcán Fuego visto dal Volcán Acatenango e la tenda in cui ho passato la notte
Qualora capitaste ad Antigua di domenica potreste andare a farvi un giro al mercato di Santa Maria de Jesus, un piccolo villaggio sito ai piedi del Volcan Agua. Il tragitto è di al massimo mezz’ora e i pulmini passano lungo la 7a Calle. Al ritorno volendo potete fare tappa a San Juan del Obispo.
Al mercato di Santa Maria de Jesus
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Flores e dintorni
C’è chi decide di prendere l’aereo per raggiungere Flores da Città del Guatemala ma se siete tra quelli che preferiscono risparmiare e non hanno problemi a passare una notte in bus allora esiste il modo per arrivarci via terra. Si tratta, in termini di km, forse della distanza più lunga percorribile all’interno del Guatemala e quindi di una delle poche per cui è possibile usufruire di un servizio notturno. Vi sono un paio di compagnie che danno questa possibilità: Fuente del Norte e Linea Dorada. Prenotando direttamente tramite l’ostello di Antigua mi è capitato di viaggiare con Fuente del Norte la quale per i viaggi notturni offre servizi Deluxe con pullman a due piani, i cosiddetti Maya de Oro. Il costo di 300 Q. prevede il trasferimento in shuttle al terminale delle compagnia in Città del Guatemala e, da lì, il servizio di pullman notturno fino a Santa Elena, la cittadina al di là del ponte rispetto all’isola di Flores. Vi sono due pullman notturni, uno in partenza alle 21 e uno in partenza alle 22.30. Nonostante la differenza di orario tra l’uno e l’altro, è molto probabile che il servizio di shuttle da Antigua sia lo stesso per entrambi, in partenza intorno alle 18.30/19. Partendo alle 22.30 da Città del Guatemala abbiamo raggiunto Santa Elena alle 5.30 del mattino. Immagino che chi è partito alle 21 sia arrivato nel cuore della notte per cui fate voi le vostre valutazioni. Sarebbe comunque meglio avere qualcosa di prenotato a Flores.
A tal proposito vi consiglio Hostal Los Amigos, il “giardino segreto di Flores”, un’oasi per viaggiatori. In quanto a pulizia ovviamente non raggiungerà mai i livelli di Antigua (se non altro per la quantità maggiore di gente che lo frequenta) ma i materassi sono sempre comodi, presa e luce personale non mancano e il ristorante è considerato uno dei migliori dell’isola. Tramite loro è possibile organizzare sia l’escursione a Tikal che quella a Yaxha mentre per il trekking a El Mirador vi suggerisco un altro contatto.
Fate ATTENZIONE a qualunque personaggio salga sul pullman o cerchi di vendervi un tour appena arrivati a Flores: li chiamano “coyotes” e nonostante alcuni di loro siano persone oneste, altri purtroppo non lo sono. Se volete sfruttare il servizio di shuttle che vi offrono da Santa Elena a Flores lo potete fare, risparmierete così una corsa in tuk tuk, ma evitate di organizzare escursioni con loro.
I tour del pomeriggio per Tikal partono alle ore 12 e fanno ritorno in ostello intorno alle 8 di sera. Nel periodo in cui sono stata io (gennaio 2017) era molto più probabile riuscire a vedere un bel tramonto piuttosto che l’alba e questo per via della foschia che si concentrava soprattutto al mattino. Cercate di capire come gira il tempo nel periodo in cui visiterete voi il Guatemala e quindi optate per uno piuttosto che l’altro. Sappiate ad ogni modo che il tour all’alba costa di più rispetto a quello del tramonto perché l’accesso al parco un’ora e mezza prima dell’orario ufficiale di apertura viene fatto pagare extra. 150 Q. è il costo ufficiale del biglietto a cui vanno aggiunti 110 Q. di trasporto e quindi 100 Q. per l’alba o 20 Q. per il tramonto. Il tour è guidato in inglese (la maggior parte dei turisti che incontrerete in Guatemala non parla una mazza di spagnolo) e anche in questo caso ricordatevi di portare con voi una torcia.
Plaza Mayor di Tikal
Anche più spettacolare del tramonto a Tikal è quello presso le rovine di Yaxha. Anch’esse situate a circa un’ora di shuttle da Flores ma con un pezzo di strada non asfaltata da percorrere, queste rovine sono molto meno frequentate delle vicine più famose ma non per questo meno interessanti. Yaxha significa “acqua verde” ed è proprio nel lago che dà il nome al sito che si riflettono le luci del sole al tramonto. La vista dalla piramide più alta di tutto il complesso è qualcosa di memorabile che credo valga davvero la pena di non perdere. Sempre tramite l’ostello il costo per questa escursione è di 160 Q. + 80 per l’ingresso al parco. Nel caso in cui non si volesse la guida il costo scenderebbe a 110+80 ma onestamente credo che valga la pena averla, se non altro per questioni di orientamento.
Piramidi di Yaxha
Se Tikal è il sito archeologico più noto del Guatemala, le piramidi di El Mirador sono forse quelle meno conosciute. Per maggiori informazioni sull’argomento leggete l’articolo Spedizione El Mirador: verso la culla della civiltà Maya mentre per quanto riguarda il nome dell’agenzia con cui dovreste assolutamente organizzare questo trekking di 5 o 6 giorni, ve lo passo già da qua: Dinastia Kan. Il proprietario si chiama Antonio Centeno e fu uno dei fondatori della cosiddetta Cooperativa di Carmelita, l’altro famoso operatore che ancora lavora in questo settore ma meno responsabilmente di lui. Chiedete di avere Eduardo come guida e troverete una persona eccezionale! Contattate Antonio via mail all’indirizzo tono.centeno@gmail.com oppure via tel./whatsapp al (+502)-50176311/51257430. Il costo per il tour di 5 giorni è di 250 US$.
Rovine dell’Acropoli Centrale a El Mirador
A Flores è bello semplicemente perdersi per le stradine, fare il giro dell’isola a piedi e, perché no, volendo anche tuffarsi nel lago. Non perdetevi alla sera le bancarelle di strada, le preferite anche dalla gente del posto: tostadas, empanadas, tamales etc. etc., tutto a pochissimo prezzo! Partendo dal ponte cominciate a camminare seguendo il senso orario e le troverete subito.
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Rio Dulce e Livingston
Da Santa Elena a Rio Dulce c’è un pullman espresso che parte alle 8 e arriva a destinazione alle 12.30. Arrivate al terminale intorno alle 7 per prenotare il posto a sedere. La compagnia è di nuovo la Fuente del Norte e il costo di 100 Q. Dal molo di Rio Dulce (tenete la destra all’inizio del cavalcavia e scendete giù dritto) la compagnia Asocolmoran (+502)-7930 5853) gestisce il servizio di lancia per Livingston. Le partenze sia in andata che al ritorno sono previste alle 9.30 e alle 14.30, il costo di 125 Q. e il tempo di percorrenza di circa un paio d’ore con una sosta di 15 min. All’andata è meglio sedersi a sinistra mentre al ritorno a destra.
Navigando sul Rio Dulce
Livingston a mio parere merita giusto di rimanerci una notte. L’ora del tramonto è la migliore per apprezzare i colori della natura e questi ovviamente sono meglio visti da qualunque molo si estenda sul Rio Dulce. Casa de la Iguana è una delle sistemazioni che per rapporto qualità/prezzo riesce sicuramente a soddisfare tutte le tasche ma non farei troppo conto né sul livello di pulizia dei bagni in comune, né sull’aiuto del personale composto da “volontari” stranieri che sembra invece interessato a tutt’altro, nella fattispecie alcool e canne. Se siete in due o semplicemente avete voglia di spendere qualcosa di più vi suggerirei piuttosto l’Hotel Casa Rosada, molto più tranquillo e con vista direttamente sul fiume.
Livingston
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Semuc Champey
Da Rio Dulce esiste un servizio di shuttle che in 5 ore circa vi porta a Lanquin/Semuc Champey. Il costo è di 150 Q. e si tratta fondamentalmente di quello che è partito al mattino da Semuc e che deve quindi fare rientro con partenza prevista alle ore 14. Arrivando da Livingston con la lancia delle 9.30 è possibile prenotarlo direttamente al molo dallo stesso sportello che vende i biglietti delle barche e quindi prenderlo da lì non appena avrà scaricato i passeggeri in arrivo. In alternativa potete rivolgervi al Ristorante Sun Dog che costituisce il secondo punto di raccolta passeggeri. La strada è quasi tutta non asfaltata.
Forse la sistemazione più bucolica di tutto il mio viaggio – con l’atmosfera però anche un po’ da villaggio turistico – è stato il Lodge el Retiro di Lanquin. Situato lungo un tranquillo tratto di fiume dove è possibile fare il bagno, vi regalerebbe la terza notte gratis qualora decidiate di rimanere. Se non vi dovesse stare bene il menù fisso che servono alla sera, in centro a Lanquin trovate il Comedor Shalom che serve piatti tipici per la metà del prezzo.
Cascate e piscine lungo il Rio Cahabon
Il mio consiglio è che la visita alle piscine di Semuc Champey la facciate per conto vostro. Il servizio di solo trasporto – potete prendere un pick-up al volo appostandovi sulla strada oppure partire con il gruppo dell’escursione organizzata – ha un costo di 25 Q. Arrivati all’ingresso del parco (circa mezz’ora) e pagati i 50 Q. del biglietto potrete passare al suo interno tutto il tempo che desiderate. L’ideale ovviamente è arrivare abbastanza presto da riuscire a salire al Mirador, scattare le foto di rito e quindi riscendere alle piscine prima dell’arrivo dei tour di gruppo (che nel frattempo sono andati a visitare delle grotte e a fare tubing sul fiume). Partire alle 9 è un orario perfetto. Portate con voi un cambio, i soldi sufficienti per pagare trasporto, ingressi e da mangiare – all’esterno trovate cibo di strada per 20/25 Q.- e un lucchetto. Vicino alle piscine ci sono degli armadietti e dei “camerini” per cambiarvi. Il parco è immerso nella foresta per cui vi suggerisco di partire con le scarpe.
Piscine di Semuc Champey viste dal Mirador
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Lago Atitlan e dintorni
La mia prima tappa sul Lago Atitlan è stata Panajachel, essendo l’unico punto di arrivo degli shuttle da Lanquin. Il servizio lo potete prenotare direttamente in ostello ad un costo di 175 Q. La partenza è prevista alle 8 del mattino, l’arrivo dopo circa 10 ore di strada. Il punto di partenza vero e proprio del diretto a Panajachel è il Mc Donald di Coban al quale vi ci porteranno con una prima navetta. Di fronte al Mc c’è un mega supermercato dove potete fare scorta di viveri per la giornata.
Non avendo voglia di prendere subito una barca ed essendo già buio al mio arrivo, ho deciso di passare la notte a Pana. Per la prima volta dal mio arrivo mi sono finalmente concessa una stanza singola con bagno privato presso l’Hotel Jere, a soli 100 Q. Pulito, tranquillo e con un comodissimo Comedor al lato è stato un’ottima base di partenza per l’esplorazione del lago.
Arrivando da Lanquin lo shuttle passa da Chichicastenango, famosa per il mercato del giovedì e della domenica. Se siete di passaggio la sera prima vi conviene allora fermarvi per la notte e proseguire per il lago il giorno dopo. Io a Chichicastenango ci sono arrivata con uno shuttle da San Marcos (80 Q. andata e ritorno in giornata).
Al mercato di Chichicastenango
La barche per spostarsi tra i vari paesini del lago costano un massimo di 25 Q. per le tratte più lunghe come per esempio Panajachel-San Marcos/San Pedro oppure San Pedro-Santiago e funzionano dalle 7 del mattino alle 7.30 di sera circa.
A San Marcos la Laguna sono stata nell’Hostel San Marcos, il più conveniente del paese. Al momento del mio soggiorno il letto in dormitorio costava 75 Q. compresa la buonissima colazione presso il Ristorante Fé. L’unica pecca è che nelle stanze non c’erano cassette di sicurezza per i valori ma volendo si potevano lasciare cose in custodia alla reception.
Alba sul Lago Atitlan vista dalla Nariz del Indio
A San Pedro la Laguna, seppur io abbia soggiornato al Mr. Mullet’s Hostel, con il senno di poi vi suggerirei piuttosto qualunque sistemazione si trovi lungo il percorso che conduce al molo per Santiago, come per esempio la Casa del Descanso. Risalendo dal molo per Panajachel girate a sinistra, continuate fino al negozio Salud Para Vida e quindi infilatevi a destra nella viuzza più stretta che c’è, la cosiddetta Graffity Alley. Seguite il percorso sempre mantenendo la sinistra agli incroci e vi ritroverete in una zona molto più tranquilla e piacevole.
Santiago e San Juan la Laguna sono visitabili tranquillamente in giornata da San Pedro anche se, a seconda di quello che state cercando, potrebbero costituire un buon punto d’appoggio per esplorare il lago. Mentre San Marcos e San Pedro risultano molto più turistici – San Pedro richiama soprattutto giovincelli in cerca di party mentre San Marcos hippie, vegetariani, vegani e amanti dello yoga o semplicemente dell’ozio – Santiago, San Juan la Laguna, e tutti gli altri villaggi che si sentono meno nominare risultano più autentici e maggiormente vissuti dalla gente del posto. E’ sconsigliato, per via della possibile presenza di “banditi”, spostarsi a piedi tra un villaggio e l’altro: le barche sono sempre il mezzo più veloce ed economico ma esiste anche la possibilità di muoversi in tuk tuk o chicken bus.
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Quetzaltenango
Quetzaltenango, detta anche Xela, è il punto di partenza per chi ha voglia di scarpinare. Da San Pedro, davanti al parco della cattedrale, partono diversi chicken bus diretti da queste parti: alle 8.30, alle 10.30 e forse anche alle 11.30 ma non garantisco. Arrivano a destinazione in circa due ore e mezza e il costo del biglietto è di 35 Q., molto più conveniente rispetto ai 160 Q. che vi verrebbero chiesti per un servizio di shuttle.
Casa Seibel è davvero accogliente, con quel suo stile coloniale che vi porta indietro nel tempo, un magnifico patio interno, stanzoni ampi e coperte calde. La posizione è ottima.
Da Quetzaltenango sono partita per un trekking di sei giorni che, iniziando da Nebaj, attraverso paesaggi incredibilmente vari, ci ha portati fino a Todos Santos. Date un’occhiata all’articolo Quetzaltrekkers: caminare per una buona causa per capire di cosa si tratta. Se avessi avuto più tempo, giusto una decina di giorni in più, è sicuro che a San Pedro ci sarei tornata a piedi e che avrei scalato il Volcán Tajumulco, il più alto di tutto Centro America. Ahimè però il tempo è finito prima e allora da Xela ho fatto rientro ad Antigua su strada. Dal terminale degli autobus partono connessioni dirette a San Pedro, Panajachel e Città del Guatemala. Nel caso di Antigua dovrete invece cambiare a Chimaltenango.
Nebaj – Todos Santos Trek
A questo punto penso di avervi detto davvero tutto. Ci risentiamo nei prossimi giorni con tanti altri articoli in arrivo! 🙂