Alba o tramonto? Trekking o jeep? Questi i dilemmi di chi si prepara a visitare il vulcano più famoso d’ Indonesia, la grande attrazione dell’Isola di Giava nonché uno tra i più attivi e accessibili al mondo. Il Gunung Bromo è un mondo a parte e ora che siete arrivati fin qua non vorrete di certo sprecare l’occasione per visitarlo al meglio, dedicandogli tutto il tempo necessario e, perché no, cercando di evitare la folla di visitatori che a opinione di molti, toglie tanto, troppo fascino a quella bellezza magica e surreale che andrebbe contemplata in silenzio e tranquillità.
La cosa che più disincanta chi, dopo ore e ore di viaggio raggiunge finalmente la caldera del Tengger – all’interno della quale emergono maestosi in primo piano il Gunung Bromo e il Gunung Batok – è la carovana di jeep che si allineano prima dell’alba per raggiungere il punto panoramico più alto da cui ammirare il sorgere del sole che, se tutto va bene, lo vedrete spuntare tra le teste e le spalle di chi è arrivato prima di voi e si è accaparrato il posto migliore.
“Troppa gente” è ciò che sentirete dire a tanti di quelli che ci sono stati e allora perché non cercare un percorso alternativo? Quasi tutte le agenzie vi proporranno la stessa cosa come se fosse l’unica soluzione possibile ma è proprio qui che non vi dovete sbagliare: le alternative esistono, bisogna solo dedicargli più tempo. Eccovi allora i miei consigli per la visita al Bromo:
– TROVARE UN ALLOGGIO A CEMORO LAWANG, l’unico villaggio che si affaccia sul bordo della caldera e da cui potrete godervi in tutta pace l’atmosfera del tramonto. Arrivate a Cemoro possibilmente in mattinata così da avere tempo, nell’arco della stessa giornata, di esplorare la caldera a piedi e di risalire le pendici del vulcano con poca gente.
La maggior parte dei tour organizzati propone il programma come segue: sveglia di notte ad un orario prestabilito che varia a seconda del luogo di partenza e in tempo per raggiungere il punto panoramico prima dell’alba; in seguito, una volta sorto il sole, discesa nella caldera e scalata del vulcano prima di ripartire. Al pomeriggio dunque ci sono in giro molte meno persone.
La zona calpestabile sul bordo del cratere non è altro che una striscia sottile di terra da cui scattare qualche foto e godersi lo spettacolo che sprigiona dalla bocca del vulcano. Avendolo visto nel pomeriggio, quando non c’era nessuna jeep e il numero delle persone era decisamente contenuto, mi sono chiesta quale inferno potesse essere al mattino quando, anche solo un centinaio di persone in quella situazione, costituirebbero un’infinità di gente.
La scala che raggiunge il bordo del cratere – che è scala di nome ma non di fatto! – permette inoltre l’accesso solo in fila indiana, una per chi sale e una per chi scende, il che vi obbligherebbe a seguire il ritmo della maggioranza e a non potervi defilare in nessun modo. Sentendo di gente che è rimasta delusa dalla visita al Bromo posso immaginare che questa parte abbia contribuito parecchio nel non soddisfare le aspettative. Per non parlare poi del cavalli che salgono e scendono trasportando persone e alzando tutta la sabbia che dai loro zoccoli entrerà direttamente nel vostro naso.
Credetemi, avere a disposizione tutto un pomeriggio per godervi questa meraviglia quasi da soli non ha prezzo! Una volta scalato il vulcano ed esservi goduti uno spettacolo davvero impressionante, fate ritorno a Cemoro in tempo per il tramonto. Dal piazzale di fronte all’Hotel Lava View il panorama è a dir poco incredibile. Nel ristorante dello stesso hotel (apre alle 18) potrete poi cenare ascoltando dell’ottima musica e prepararvi per la levataccia del mattino dopo.
– LASCIATE PERDERE LE JEEP e invece di puntare al View Point più alto (Gunung Pananjakan), raggiungete a piedi il Seruni Point, un po’ più basso ma comunque perfetto per l’alba. I punti panoramici si trovano tutti allineati lungo il crinale della stessa montagna, praticamente uno sopra l’altro. Mentre salendo a piedi avrete la possibilità di decidere a che livello fermarvi, andando in jeep sarete costretti a raggiungere tutti lo stesso.
Tanto per darvi un’idea della ragione per cui penso che la soluzione a piedi sia la migliore vi dico questo: la notte in cui sono stata lì era una notte molto nuvolosa e il punto panoramico più alto era completamente immerso tra le nuvole mentre da quelli più bassi, seppur il sole non sia mai spuntato, la visibilità era ottima. Ovviamente potrebbe anche succedere l’opposto direte voi ma eccovi allora l’altra ragione per cui vi consiglio questo percorso: per la strada non abbiamo incontrato praticamente nessuno. Abbiamo camminato al buio per circa un’ora ma la strada è asfaltata e il percorso ben riconoscibile e alla fine abbiamo raggiunto il Seruni Point dove saremo stati si e no una trentina di persone.
Fino ad un certo limite è anche possibile arrivarci in moto o in macchina (circa a metà strada) ma il bello di questo percorso è proprio la camminata, la fatica che si fa per raggiungere l’obiettivo, per cui vi sconsiglio l’utilizzo di qualunque veicolo. Una volta vista l’alba sarete quindi in perfetto orario per doccia, colazione e poi via, pronti per partire verso la prossima meta, quando ancora tutti gli altri sono intenti ad ammassarsi lungo le pendici del Bromo!
Lungo il percorso e ai punti panoramici troverete chioschetti che vendono snack e bevande calde per cui non preoccupatevi di portarvi dietro chissà cosa. Tutto quello che vi serve è una torcia, un cappello e una giacca a vento perché lassù si muore di freddo!